Davide Dettori

Mi chiamo Davide Dettori, ho 34 anni e vivo a Sassari, in Sardegna.

Quando avevo 13 anni, grazie ad alcuni amici di famiglia che praticavano il windsurf in quello che poi sarebbe diventato il mio home-spot, Platamona, ho iniziato ad approcciarmi alla tavola da surf e alle onde.

Ovviamente all’inizio fu molto difficile perché non avevo nessuno che mi insegnasse bene le posizioni, come stare in equilibrio sulla tavola, le direzioni dei venti, le mareggiate. Così con alcuni amici abbiamo deciso di fare pratica da soli durante l’estate, cercando di apprendere da qualsiasi cosa potesse appagare la nostra fame di conoscenza di questa disciplina.

Ci appassionammo talmente tanto che decidemmo di iniziare poi anche con le prime uscite invernali. Ma nonostante il freddo, le condizioni avverse e la nostra pressoché totale mancanza di tecnica non riuscivamo più a farne a meno. Ti trasmetteva quell’adrenalina che difficilmente altri sport riescono a trasmettere. È una sensazione che non si riesce a spiegare perché non si può ridurre il surf al semplicistico concetto sportivo. È più come uno stato d’animo, una filosofia, una sensazione.

Sono passati 20 anni dai primi approcci alla tavola ed io ancora oggi non riesco a farne a meno certamente per il suo aspetto sportivo, ma soprattutto perché il surf cementa legami, crea amicizie, momenti, sensazioni e ricordi. Nel surf non esistono classi sociali o ceti. Non siamo più barman, avvocati, dipendenti, ricchi o poveri. Ci sono solo uomini sulla tavola e il mare che ruggisce”.

È grazie al suo amore per il surf e per tutto quello che fa del surf uno sport unico che abbiamo deciso di supportare Davide. Hurley e Stance sono i brand che trasmettono e diffondono, come Davide, lo spirito del surf e i valori umani di cui questo meraviglioso sport è veicolo.